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La musica immortale di J.S.Bach

cura e terapia per il mio benessere

Clicca sull’immagine per ascoltare

«Lo scopo dell’arte non è la somministrazione d’una momentanea iniezione di adrenalina. Piuttosto la graduale, paziente e duratura costruzione di uno stato interiore di meraviglia e serenità».

G.Gould

Questa è la ragione per cui, tra le mille composizioni e i tanti autori di cui potevo raccontarvi oggi inaugurando questo appuntamento con la musica immortale io ho scelto proprio Bach e le Variazioni Goldberg. La citazione è del pianista Glenn Gould, forse uno dei più grandi esecutori di questo meraviglioso brano. Ma io oggi per voi ho scelto un’esecuzione di un quartetto d’archi (composto da due violini, una viola e un violoncello) completamente femminile. La musica di Bach riesce a toccarci nel profondo e suscitare emozioni molto forti. E sappiamo bene che le emozioni influenzano il nostro equilibrio e ci permettono di vivere meglio.

La leggenda narra che Johann Sebastian Bach abbia composto le “Variazioni di Goldberg” per un conte che soffriva d’insonnia. La musica è dunque da sempre considerata “cura” per l’anima, è terapeutica. Vi basterà cliccare sull’immagine per far partire questo capolavoro e ascoltarne il “Tema”. Immagino non sia semplice accostarsi a questo genere se lo fate per la prima volta però provate a chiudere gli occhi e lasciarvi trasportare dalla purezza assoluta di questa melodia. Provate a seguire il tema affidato al violino e poi divertitevi a distinguere anche le voci e i timbri degli altri strumenti, come il violoncello, al quale è affidato il “basso”, ovvero le fondamenta di questa architettura bellissima. E se vi piace provate anche a perdervi  nelle “variazioni”, ascoltando come si rincorrono le voci con maestria e precisione.

Ecco perché, in quelle giornate pesanti in cui torno a casa dal lavoro quasi sfinita, in cui sembra che il tempo fugga sempre troppo veloce ci sono solo due cose che mi aiutano a ritrovare equilibrio e benessere: impastare e ascoltare J.S.Bach. Avete mai provato ad unire le due cose? È davvero semplice, basta chiudersi alle spalle la porta della cucina (che io chiamo la mia isola felice) e lasciare fuori le pressioni e i pensieri, accendere lo stereo magari proprio con questa melodia di Bach, allacciarsi con gesti lenti un bel grembiule di lino e cominciare a versare farina acqua e lievito sul tavolo. E vi assicuro che avverrà una vera magia ❤️

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