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Engadina

rifugio per l’anima

Samedan, Engadina, Svizzera.

Mi sono svegliata la mattina di Natale ko, stanca morta per il lavoro intenso, con la terza dose del vaccino appena fatta e una spossatezza mai provata prima… Questa vacanza in Engadina è capitata come la ciliegina sulla torta, rigenerante e rilassante, la cura perfetta per riprendersi da un periodo di stress intenso.

L’Engadina è un rifugio per l’anima, a sole due ore e mezzo da Milano. Quando superi il passo del Maloia si apre uno scenario incantevole, laghi e paesini che sembrano i disegni di un libro di fiabe. Ho trascorso le mie giornate facendo lunghe passeggiate sulla neve, cercando di riempire gli occhi e il cuore di purezza, di candore e anche di silenzio, rotto solo dai suoni della natura attutiti da tutto quel manto compatto come panna montata. 

E mi sono calmata. 

Ho respirato a fondo e i miei polmoni hanno ricominciato a scoppiare di vita. E difronte a tutto quel bianco i miei occhi hanno ripreso a distinguere la vivacità dei colori, il verde degli aghi dei pini, il rosso acceso del trenino che collega ogni singolo paesino della valle, il nero degli uccellini che venivano a beccare direttamente dalla mia mano. E mi sono divertita ad affondare i piedi in tutta quella neve soffice e pulita, come fosse una tela bianca sulla quale disegnare con le impronte delle mie orme. E finalmente, dopo un mese difficile, ho sorriso grata di tanta bellezza che solo la natura può regalarci.

Questa fotografia è stata scattata da Ivano Buat durante l’escursione in Val Roseg, una camminata di circa 2 ore che parte da Pontresina e arriva ai piedi del ghiacciaio.
La punt chamues
Val Roseg
Bever
Spinas
Trenino rosso

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