È bastato guardare una fotografia su Instagram per riscoprire il piacere di sfornare Challah.
E pensare che anni fa ne impastavo almeno due a settimana, giocando con le dosi e i ripieni.
Perché diciamolo, la Challah va studiata, provata e riprovata, al pari di un musicista che impara la tecnica sul suo strumento. Poi si può esplorare il piacere di arricchirla, con uvette, polpa di zucca, pezzi di cioccolato così come un pianista scopre l’interpretazione dando un’impronta classica o jazz…
E il risultato è che in questa settimana tutto ha il sapore della Challah: la colazione in accoppiata con un caffè bollente, lo spuntino del pomeriggio con una fetta di prosciutto, il profumo di pane e brioche che si sprigiona dal forno, le ciotole piene di impasto che riposano in frigorifero per una lievitazione migliore.
Per due Challah:
Metti 510 gr di farina, 70 gr di zucchero, 8 gr di sale e 5 gr di lievito secco nella ciotola dell’ impastatrice e poi a parte, in una terrina, sbatti leggermente 1 uovo intero e 85 gr di tuorlo ( 4 oppure, se sono piccoli 5) insieme a 195 gr di acqua e a 35 gr di olio di semi.
Versa nell’impastatrice poco alla volta e fai incordare l’impasto ( ci vogliono 4/5 minuti)
Poi ungi di olio una ciotola e metti l’impasto a palla, copri con pellicola e lascia lievitare a temperatura ambiente 1 ora circa. Trascorso questo tempo rovescia l’impasto su una spianatoia e dai qualche giro di pieghe. Rimetti a lievitare ancora un’ora o comunque finché raddoppia. Dividi l’impasto in 8 palline, stendile e dagli la forma di filoncino, otterrai 2 Challah a 4 fili. Spennella 2/3 volte con tuorlo d’uovo prima di infornare 20/25 min a 180 gradi.
