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Trifle

Storia di una coppa da Trifle comprata in Scozia e portata a casa con un bagaglio a mano.

Succede spesso, a noi foodblogger, che quando viaggi ti prenda una voglia irrefrenabile di entrare nei supermercati e passare in rassegna ogni tipo di cibo.

Nel mio viaggio in Scozia mi sono imbattuta in un market assai fornito.

Dopo aver comprato delicatessen scozzesi e bulbi di fiori strani da portare in regalo alla mia amica Miriam, su uno scaffale ho visto lei, la coppa da Trifle.

Dovete sapere che la desideravo da anni, ardentemente. Ho fantasticato a lungo sulle fotografie dei libri di Donna Hay raffiguranti carrellate di Trifle sontuosi perfetti per la tavola delle grandi occasioni. Sì perché il Trifle-che tradotto dall’inglese significa “sciocchezza”-e’ pensato sia per la decorazione che il consumo. E’ un dolce talmente scenografico che viene spesso posizionato come centrotavola e la grande ciotola (che assomiglia ad un enorme bicchiere da brandy) alla fine invita i commensali a tuffare a turno il proprio cucchiaio nei morbidi strati di creme, frutta, pandispagna e panna soffice. E se si guasta l’estetica durante il servizio dopo aver prelevato qualche porzione…pazienza, tanto entro pochi minuti sparisce tutto. 

Tornando alla nostra coppa da Trifle il prezzo era ottimo e @franciquaranta, che trova sempre il modo di rendermi felice senza pensarci due volte l’ha messa nel carrello. E’ stato solo dopo aver pagato che abbiamo realizzato che doveva entrare nel bagaglio a mano. 

Non so ancora come, in un piccolo trolley 55x40x20, abbia trovato posto, ripiena di calzini mutande e magliette, la mia adorata coppa da Trifle! Al mio rientro l’ho anche dimenticata per un paio di mesi, in fondo all’armadio, nell’attesa di trovarle il posto che meritava: la nostra tavola delle feste!

L’ho inaugurata con una Zuppa inglese e, per finire l’anno in bellezza, con crema allo champagne e fragole. Ma so che non finirà qui…la coppa da Trifle e’ come il cilindro magico di un abile prestigiatore, chissà cosa ne uscirà la prossima volta…

ZUPPA INGLESE

Latte intero 750 g

Panna 250 g

Zucchero 350 g

Tuorlo 250 g

Farina 70 g

Vaniglia estratto 1 cucchiaino

Savoiardi

Liquore Alchermes

Preparare una crema pasticciera scaldando latte e panna senza farli bollire. Saranno pronti quando affiorerà una sottile pellicola. Miscelavi tuorli in una pentola con lo zucchero, senza montare, e poi unisci la farina e la vaniglia. Versa latte e panna caldi sui tuorli e rimetti sul fuoco fino a raggiungere la temperatura di 84/85 gradi.

Togli dal fuoco e versa metà della crema in un contenitore pulito, copri con pellicola. Nell’altra metà della crema spezzetta 100 gr di cioccolato fondente e miscela finche sarà liscia e il cioccolato completamente sciolto.

Bagna i savoiardi nel liquore alchermes puro e componi il dolce alternando la crema al cioccolato, i savoiardi inzuppati e in ultimo la crema pasticciera. Io ho finito con qualche ciuffo di panna montata e ribes rosso.

TRIFLE ALLA CREMA DI CHAMPAGNE E FRAGOLE

INGREDIENTI

Per la crema tiramisù allo Champagne (ricetta di Montersino)

250 g di Champagne

250 g di zucchero semolato

150 g di tuorli

400 g di mascarpone

400 g di panna montata

Savoiardi

Succo di fragole

Fragole fresche

Lavorate a freddo in un pentolino lo Champagne, lo zucchero semolato e i tuorli; mettete poi a cuocere sul fornello, sempre mescolando con una frusta, portando la preparazione alla temperatura di 85°C. Trasferite il composto in planetaria e montate fino a raffreddamento, quindi unite il mascarpone e infine la panna montata.

Alternate uno strato di crema con i savoiardi bagnati nel succo di fragola.

Ultimate con le fragole fresche

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