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Friands alle more e anice stellato

abbinamento azzeccato!

Arriva un messaggio: Cosa mangiate stasera?

lo avevo pensato di scaldare una pizza surgelata perché devo ancora fare fitness. Dice che si trova vicino a casa mia. Va bene rispondo, ti aspettiamo. Panico. Quando viene mio fratello a cena sono sempre un po’ intimorita. Sarà perché lo vediamo poco. O forse perché fa il notaio e la sua sola presenza basta per intimidire chiunque. E in fatto di cibo è anche parecchio esigente. Apro il frigorifero e cado nello sconforto. Ci sono solo tre mozzarelle. Potrei imbastire una pasta al forno. Cuocio la pasta, preparo il sugo, taglio la mozzarella, assemblo il tutto. Inforno. Infilo la tuta da ginnastica e inizio una sessione di 28 minuti di fitness. Breve ma super intenso. Prima di fare la doccia torno in cucina tutta sudata e sforno la mia teglia di pasta. La assaggio e resto impietrita. Non riesco nemmeno a deglutire. Anziché salata devo averla zuccherata perché è immangiabile. E adesso?? Tra poco meno di mezz’ora al tavolo ci saranno tre bocche fameliche compresa quella esigente e raffinata del mio ospite. Recupero le 2 pizze surgelate, le butto in forno e intanto penso alla figuraccia che farò nel presentarle a tavola. Suona il campanello. Mi precipito ad aprire e so che la cena sarà un disastro, io sono sudata, non ho fatto la doccia e puzzo come una capretta…serata fantastica!  È grazie a questi dolcetti che ho recuperato la considerazione e la stima dei miei commensali. Dopo aver diviso due pizze in quattro si sono buttati con avidità su queste deliziose Friands alle more e anice stellato. Insolito l’abbinamento ma azzeccatissimo. Fatene tante, potrebbero salvare una cena anche a voi ;))

Friands alle more e anice stellato di Y. Ottolenghi

180 g burro
60 g farina 
200 g zucchero a velo 
120 g mandorle macinate 
1 cucchiaino e 1/2 di anice stellato tritato 
un pizzico di sale 
4  albumi grandi 
1 arancia bio piccola 
18 more

Per la glassa: 
60 g di more+ altre 12 per guarnire 
1 cucchiaio raso di acqua 
1 cucchiaino di succo di limone 
165 g zucchero a velo 

Preriscaldate il forno a 200 gradi, spennellate di burro una teglia per muffin (o simile) con 12 stampini e spolverate di farina. Trasferire in frigo. Sciogliete il burro in un pentolino finché farà la schiuma, agitate un po’ perché si scurisca e si dori profumando di nocciole e caramello. Togliete dal fuoco, fate riposare, poi filtrate con un colino e lasciate intiepidire. In una ciotola versate, da un setaccio a maglia media, la farina e lo zucchero a velo, le mandorle macinate, l’anice stellato e il sale. In un altro recipiente, montate gli albumi non completamente e uniteli quindi agli ingredienti setacciati amalgamando il tutto. Aggiungete la scorza grattugiata dell’arancia e il burro scurito. Togliete la teglia dal frigo, riempite gli stampi per due terzi e posate 3 more per ogni minitortina. Fate cuocere per 10 minuti. Riducete la temperatura a 190° e cuocete altri 8 minuti. Lasciate raffreddare e sformate.

Per la glassa: mettete 60 g di more in una ciotolina con l’acqua e il succo di limone. Schiacciatele con una forchetta, passatele poi in un colino a maglia fine per ottenere 60 ml di succo. Versate sullo zucchero a velo setacciato, mescolando fino a ottenere una glassa quasi liquida. Ponete le tortine su una griglia e spalmatele di glassa con un cucchiaio fin sui bordi, lasciando che sgoccioli lungo i lati. Mettete una mora su ciascuna friand, fate risposare per 20 minuti e servite.

 

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