a modo mio!
Alla fine, dopo 2 anni in cui sono riuscita a scamparlo ho preso anche io questo virus… e dopo 2 giorni di febbre, dolori, gola in fiamme mi sono alzata e ho ripreso a cucinare…
Ricomincio da un piatto valdostano, la Zuppa Valpellinese, una ricetta sostanziosa e interessante che io ho un po’ rivisitato secondo i miei gusti.
La Zuppa Valpellinese è un piatto povero della tradizione contadina… si fa per dire…perché in realtà è ricco di gusto, sostanzioso e molto appagante. Il classico comfort food.
Unica variante rispetto alla ricetta originale è l’uso del pane raffermo che a me non piace quando viene ammollato. Ho quindi preferito metterlo in superficie e renderlo croccante.
Ho lessato la verza in una pentola con del brodo, ne ho steso uno strato sul fondo di una pirofila imburrata, ho cosparso con una manciata di parmigiano e uno strato di fontina. Poi un altro strato di verza e…una spolverata di cannella… si, questo mi aveva colpito leggendo la ricetta originale. E devo dirvi che è deliziosa, si sente appena e caratterizza il piatto!
Poi altro strato di parmigiano e fontina, sale e pepe quanto basta. A questo punto io che non amo il pane inzuppato (la ricetta originale prevede delle fette di pane raffermo alternate alla verza e alla fontina) ho optato per dei crostini di pane raffermo. Ho condito con un filo di olio i crostini e ho appoggiato sulla superficie qualche fiocchetto di burro. Ho messo in forno già caldo a 180 gradi per 20 min coprendo la teglia con alluminio a metà cottura, per non far scurire troppo i crostini. Ho servito la zuppa fumante guarnita con erba cipollina e timo fresco.